TRIGGER POINT e TENDER POINT

                                                   TRIGGER POINT

I trigger points sono punti dolorosi  del muscolo o della fascia ( bandelletta palpabile) che risulta indurita  e dolente alla palpazione .

La digitopressione del trigger point evoca dolore.

Un muscolo normale è sciolto ed  elastico e non risulta dolente alla palpazione.

I trigger points possono essere LATENTI o ATTIVI

in entrambe i casi è presente rigidità e debolezza nel muscolo

i trigger points attivi danno un dolore spontaneo  non solo alla palpazione

i trigger points latenti possono diventare attivi quando un  gesto , un’azione viene   svolta in modo eccessivo  o troppo ripetuto nel tempo, o per un trauma diretto o indiretto  o  quando un muscolo rimane in uno stato di accorciamento eccessivo o mantenuto per lunghi periodi di tempo ( si crea mancanza di ossigeno all’interno delle fibre muscolari ed un accumulo di residui metabolici)

Un massaggio specifico effettuato da persona esperta e dotata di tecnica appropriata può ottenere la guarigione del trigger point.

Attraverso prima il ragionamento clinico e poi con una attenta e precisa palpazione si individua la rigidità nella zona prossima o corrispondente  alla sede del trigger point per poi trattare manualmente.

Ricerco sia il rilascio del trigger point miofasciale che il rilascio miofasciale , perché sono due cose     diverse anche se hanno delle sovrapposizioni,  ma bisogna esercitare manualità e tecniche differenti e altamente specifiche; avere una percezione ed elevata sensibilità nel sentire il rilascio sia della contrattura locale che muscolo/fasciale.

Una volta  tolto le contratture,  per evitare la ricomparsa dei triggr points si utilizzano ed insegnano alla paziente tecniche posture corrette, esercizi di allungamento  e  strumenti  per mantenere il rilascio miofasciale  ( stretching) e la correzione di sbagliate abitudini giornaliere.

 

LO STRETCHING: attenzione: deve essere eseguito correttamente.

Molte persone lo pensano ancora come un “ allungamento  muscolare”, in realtà  quando si allunga un muscolo, si  devono considerare anche le articolazioni, tendini, legamenti e capsule articolari, organi, nervi,ecc..

Programmi generici di stretching non sono sufficienti per sciogliere le   tensioni miofasciali o i trigger points.

A volte lo stretching può peggiorare la situazione.

Andare a “stirare” una zona in cui  è presente un trigger point  è come stirare una “ corda “ già sfilacciata rischiando di romperla.

 

Lo stretching è importante, ma prima bisogna  sciogliere le contratture per poter eseguire allungamenti  in modo appropriato e saper  mantenere le posture corrette.

 

TENDER POINT : sono punti dolorabili alla pressione, con dolore meno intenso dei trigger points, dolore specifico alla digitopressione e che non irradia. Dolore evocato con la pressione in un punto specifico. Molto tipico nella fibromialgia.

La presenza di questi punti può dare rigidità muscolare.

Con il massaggio si possono sciogliere questi punti , ma deve essere eseguito con molta delicatezza e specificità  ed in modo individualizzato.